SipariOstellato: il cartellone 2020
venerdì 17/01/2020 ore 21
VITO Il bar al portico
uno spettacolo di Enrico Saccà
Ognuno di noi, prima o poi, incappa in un bar di provincia dall’arredo orribile e dalla clientela a dir poco pittoresca. Chi lascia la via Emilia e si infila nel dedalo di viuzze che si infilano nella bassa, prima o poi lo troverà.
Dentro ci trovi chi attacca bottone con tutti e chi non parla con nessuno; chi vuol solo leggersi il giornale e chi non vede l’ora di farsi una partita a carte; chi parte di primo mattino con un caffè corretto sambuca e un bianchino, e chi con l’acquisto di un pacchetto di gomme da masticare, pensa di essersi guadagnato il suo posto al tavolino per l’intera giornata.
Nel bar al portico si può ancora discutere di politica (tutti ladri), parlar di donne (quelle gnocche), parlar dei bei tempi andati (sempre belli), raccontare qualche nuova avventura (sempre inventata) e prendersi in giro ininterrottamente (arrivando spesso alle mani).
Perché il bar non è un locale ma una seconda casa; di più, una patria d’elezione.
giovedì 13/02/2020 ore 21
GIOBBE COVATTA Scoop. La donna è superiore all’uomo
di e con Giobbe Covatta
ANTEPRIMA per la provincia di Ferrara
Giobbe Covatta arriva ad Ostellato con un nuovo lavoro carico della sua originalissima comicità, e che a partire da un tema di scottante attualità, è pronto a stupire e divertire gli spettatori.
Esistono razze superiori e razze inferiori? la risposta è – ahimè – è si! Giobbe ce ne da conferma in scena presentando una serie di interviste ad eminenti personaggi che la sanno lunga sull’argomento. la conclusione è che non si tratta di colore, origine o tratti somatici. Il maschio è una razza inferiore mentre l’unica razza superiore è la femmina.
L’evidenza è che all’infanzia alla morte il maschio genera e sostiene violenze, bullismo, scazzottate, malavita, ignoranza, congenita diffusa stupidità e presunzione innata.
Se ne parla in scena con eminenti ospiti, tra i quali Dio, un vecchio fascista, un membro maschile di nome Clemente, Mesto l’ultimo uomo dell’Antropocene, Dante Alighieri, Giacomo Casanova, D’Artagnan e molti altri.
domenica 01/03/2020 ore 21
STIVALACCIO TEATRO Don Chisciotte. Tragicommedia dell’arte
con Michele Mori e Marco Zoppello
coproduzione con il teatro stabile del Veneto
consulenza artistica di Carlo Boso
Dopo il grande entusiasmo suscitato recentemente con Romeo e Giulietta e del Malato Immaginario, Stivalaccio Teatro approda in esclusiva ad Ostellato con un’esilarante rilettura di un grande classico.
Giulio Pasquati, padovano, in arte Pantalone e Girolamo Salimbeni, fiorentino, in arte Piombino, sono due attori della celebre compagnia dei Comici Gelosi. Salgono sul palco per raccontare di come sono sfuggiti dalla forca grazie a Don Chisciotte, a Sancho Panza ma soprattutto grazie al pubblico.
A partire dall’ultimo desiderio dei condannati a morte prendono il via le avventure di una delle coppie comiche più famose della storia della letteratura, filtrate dall’estro dei due saltimbanco che arrancano nel tentativo di procrastinare l’esecuzione, tra mulini a vento ed eserciti di pecore. E se non rammentano la storia alla perfezione, beh, poco importa, si improvvisa!
sabato 14/03/2020 ore 21
BANDEANDRE’ Caro Fabrizio
Gianluigi Tartaull, voce e chitarra
Nazzarena Galassi, voce
Caterina Sangiorgi, flauti e voce
Stefano Fabbri, percussioni
Raimondo Raimondi, chitarra, mandolino, mandola
Giacomo Sangiorgi, basso elettrico
Luca Vassura, fisarmonica
Un viaggio in musica che vuole raccontare Fabrizio De Andrè, poeta e musicista, ma anche uomo in mezzo ad altri uomini. Le canzoni dei suoi inizi, fino a quelle del suo ultimo album, ci permettono di apprezzare l’impegno coerente di tutta la sua vita: raccontare e difendere gli ultimi contro l’arroganza di qualsiasi potere.
In pochi anni la Bandeandrè ha riscosso un grande successo di pubblico e critica affermandosi come una delle più significative esperienze di musica dal vivo legate al cantante genovese.
il concerto, ricco di significati profondi e veicolo di grandi emozioni, offre una splendida occasione per riassaporare l’opera e la poetica di un artista che ha lasciato tracce indelebili nella musica d’autore italiana.
venerdì 27/03/2020 ore 21
DONDARINI E DALFIUME Chi ce lo ha fatto fare?
di e con Marco Dondarini e Davide Dalfiume
Direttamente da Zelig, la freschezza della comicità di un duo consacrato dai successi su palcoscenico e piccolo schermo, caratterizzatosi per il legame con la grande tradizione comica italiana.
Marco Dondarini e Davide Dalfiume sul palco sembrano perdere la bussola fra equivoci e fraintendimenti reciproci, ma poi riescono ad impadronirsi del timone e come due capitani di lungo corso fanno navigare il pubblico in un mare di risate. Una comicità che è il punto d’incontro di percorsi e stili differenti, che si intrecciano e si scontrano continuamente dando origine ad un’inconsueta alchimia. Non c’è situazione quotidiana che i due non riescano a trasformare in motivo di gag.
Stakanovisti della risata, li possiamo incontrare nella vita quotidiana mentre ci spiano per preparare i loro prossimi sketch; il pubblico stesso è la musa ispiratrice del duo, e per questo motivo gli sono sentitamente grati.